Il D.L. 9 novembre 2020, n. 149, noto come “Decreto ristori bis”, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19», è intervenuto fornendo un importante sostegno alle famiglie in tema di congedo straordinario dal lavoro e di bonus baby-sitting.
In particolare, l’art. 13 prevede che in caso di sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado all’interno delle aree territoriali caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, come individuate con ordinanze del Ministro della salute, entrambi i genitori dell’alunno possono alternativamente astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione, purché si tratti di lavoratori dipendenti e la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile. In questo caso, in luogo della retribuzione, i genitori percepiscono un’indennità pari al 50% della stessa. Se i figli sono portatori di handicap, la disposizione vale per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Il successivo art. 14, invece, sempre in riferimento alla circostanza predetta, riconosce alternativamente ai due genitori lavoratori iscritti alla gestione separata o alle gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria il diritto a fruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi extra-familiari di baby-sitting da utilizzare nel periodo della “dad” entro un importo massimo complessivo pari ad Euro 1000 euro, purchè, però, non risultino iscritti ad altra forme previdenziali obbligatoria.
Il riconoscimento del bonus, tuttavia, ha luogo soltanto se nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, ovvero altro genitore disoccupato o non lavoratore.
Il bonus è parimenti fruibile dai genitori con figli affetti da disabilità, ma comunque incompatibile con il bonus asilo nido.

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